domenica 1 febbraio 2009

THE NEW WORLD ORDER

Non ho le facoltà per capire quali siano i veri equilibri geopolitici ma mi sembra che si stia delineando nel mondo uno scontro di civiltà legato in parte ai confini e ai micro interessi nazionali e in parte al contrasto tra macrogruppi religiosi. Non quello tra musulmani e cristiani, o meglio, non solo quello. Mi sembra che il mondo si stia dividendo sempre più marcatamente tra il mondo Protestante-ebraico/anglosassone, il mondo cattolico/europeo-sudamericano, il mondo arabo/musulmano, il mondo indiano/induista, il mondo cinese/ateo, e il mondo africano.

Il mondo cattolico include le piccole nazioni cattoliche (Italia, Francia, Spagna, meno la Germania, forse potenzialmente i cristiani ortodossi russi) e, grazie alle politiche imperialiste attuate in un passato remoto da Spagna e Francia, esercita un significativo potere sul Sudamerica e, sempre meno, sull'Africa, i cui popoli però non hanno mai particolarmente beneficiato del proprio cattolicesimo, anzi da esso sono soggiogati e indeboliti. Inoltre il mondo cattolico è in costante scissione e declino dall'apice toccato ai tempi dell'Impero Romano: da esso sono fuoriusciti tutti i protestanti, i musulmani, gli atei e le divisioni continuano anche tra le nazioni. Italia, Francia, Spagna, Germania e Russia (anche senza la russia) non coesisteranno mai, non avranno mai una visione comune. E i comunisti, gli atei, ci sono sia in Europa che in Sud America.

Il mondo protestante anglosassone, unito al mondo ebraico, è molto più forte ma anch'esso è in fase di declino, una lenta agonia che durerà ancora decine di anni. Questo può essere considerato il "primo mondo" per la ricchezza che ha accumulato (e sperperato) negli anni del suo dominio (da dopo la Seconda Guerra Mondiale). La sua forza deriva in parte dall'imperialismo britannico dei tempi che furono e in parte dall'alleanza in essere principalmente col mondo Cattolico, uniti da Cristo e uniti ai suoi uccisori, dopo essersi massacrati a vicenda nella Seconda Guerra Mondiale. E' un'alleanza difficile da mantenere anche perchè il suo potere sugli altri mondi è inscindibilmente legato alla sua potenza militare ed economica. Quando quelle vacillano, tutto vacilla.

Insieme, il mondo anglosassone/giudaico e quello cattolico formano il mondo cristiano/giudaico che è composto da circa un miliardo di persone (più gli ebrei dispersi nel mondo), ma hanno un tasso di natività più basso rispetto a tutti gli altri mondi.

Il mondo arabo/musulmano da solo conta oltre un miliardo di persone. Naturalmente non si può parlare di unità all'interno del mondo arabo più di quanto si possa farlo per il mondo crisitiano. C'è lo scisma tra sciiti e sunniti, giusto per citare quello che noi occidentali conosciamo a causa della guerra in Iraq. Inoltre il mondo arabo non ha formulato alleanze chiare fuori dalla sua sfera nord africana-sud asiatica (mediorientale). Tratta con tutti egualmente, vendendo petrolio e accumulando ricchezze enormi che finiscono nella mani di pochi. Grazie all'Islam i potenti arabi detengono anche un forte controllo sulle menti di molti dei loro sudditi, a casa e nel mondo, attraverso una religione che si presta a interpretazioni particolarmente rigide e violentemente repressive. A causa delle inevitabili tensioni legate al fulcro dello scontro tra le religioni è quasi impossibile le riconciliazione con il mondo cristiano/giudaico ed è più plausibile la ricerca di affinità dogmatiche con il mondo ateo.

Anche il mondo indù conta più di un miliardo di persone. Le sue divisioni interne sono ancora maggiori ma, da un punto di vista più macroscopico, si contende (con maggiore fortuna) il ruolo di potenziale alleato del mondo crisitano/giudaico, come dimostrano le crescenti tensioni al suo interno e con i suoi vicini arabi asiatici (Pakistan). La sua affinità è legata ai tempi dell'imperialismo inglese, che strinse accordi solidi e relativamente equi con i suoi potenti, creando un'affinità capace di durare nel tempo, come accaduto anche con gli Stati Uniti. oggi l'India sta diventando una superpotenza (anche spaziale) grazie all'intelligenza e all'istruzione avanzata di una percentuale sempre più importante dei suoi abitanti.

Ci sono invece più di due miliardi di persone nel mondo "ateo". Naturalmente non stiamo parlando di un mondo letteralmente ateo ma di un mondo in cui la religione non ha un ruolo dominante. Esso include principalmente i cinesi, che sono un miliardo e mezzo nella madrepatria e almeno mezzo miliardo nel mondo. I cinesi all'estero non si sentono parte di una minoranza locale ma di una maggioranza globale. La loro forza è nel numero, nella rigorosa impenitenza del dogma ateo, e nel valore del loro lavoro. E la loro sfera di influenza si sta allargando all'Africa e a tutta l'Asia, incluso il subcontinente indiano. Oltre che verso lo spazio.

In tutto il mondo ci sono anche un miliardo di africani. Il mondo africano è dilaniato dalle divisioni etniche. Un mondo perfetto, che è stato saccheggiato e insanguinato, come d'altra parte, anche il Nord America. Solo che in nord america il genocidio degli Indiani d'America è stato ultimato, mentre in Africa, per forza di cose, è tutt'ora in corso. AIDS, e guerre etniche, dittatori sanguinari e islam repressivo, questa è la ricetta studiata. E l'unico rimedio che siamo riusciti a trovare allo sterminio, spiace dirlo, è quello cattolico, che incoraggia a non usare profilattici in modo da filiare più rapidamente di quanto si muoia. Se funziona, sarà sicuramente meglio la strategia dei cinesi, di costruire loro le infrastrutture necessarie, sfruttando tutti allo stesso modo. Anche dal punto di vista della religione si sta certamente comunque imponendo maggiormente l'islam del cattolicesimo, che almeno offre di morire combattendo per qualcosa invece di vivere di stenti solo per filiare.

Lo scenario più plausibile è di un alleanza tra il mondo cristiano-giudaico-indù nello scontro con il mondo arabo/musulmano. Di questo scontro beneficerebbe il mondo ateo, che dovrà solo attendere il momento giusto per spazzare via ciò che rimane dei due litiganti (entrando nel conflitto in difesa dei "più deboli e meno numerosi" arabi, e assumere il controllo e la guida del mondo negli anni a venire.

Tutto questo, per quanto possa essere affascinante e forse persino plausibile, in realtà è falso. E' semplicemente quello che ci vogliono far credere. La realtà è che tutti siamo fratelli e sorelle e vogliamo andare d'accordo, a prescindere da religione o provenienza nazionale. Ci piacciono un sacco le differenze culturali, e vogliamo conoscere gente simpatica da ogni dove. Ma loro non vogliono che sia così. Perchè così non ci guadagna nessuno. Allora loro ci ci fanno odiare a vicenda, e poi ci fanno combattere.  Dividi et impera. La realtà è che tutti i potenti, dal mondo arabo, dal mondo cattolico, dal mondo anglosassone, dal mondo ateo e dal mondo indiano sono amiconi. Si vogliono un bene dell'anima e se la spassano in continuazione. Guadagnano fortune inestimabili spremendoci e schiacciandoci e poi, quando ci hanno schiacciato così tanto che non viene più fuori niente, ci mandano ad ammazzarci a vicenda. Così si perpetua il ciclo mostruoso del capitalismo globalizzato.

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