sabato 31 gennaio 2009

GLI USA FUORI DALLO SPAZIO

Per almeno i prossimi 5 anni, gli Stati Uniti rischiano di dover dipendere dalle navette straniere per portare astronauti in orbita

Tra quelle che, secondo il Government Accounting Office (agenzia bipartisan del Congresso USA), sono le 13 piú importanti decisioni che Obama dovrá prendere nel corso del suo mandato, ci sará anche il futuro dello Shuttle, il veicolo spaziale riutilizzabile voluto da Nixon e varato dalla NASA nel 1979. Il programma Shuttle, che negli anni ha incluso 5 diverse navette (Columbia, Challenger, Discovery, Atlantis ed Endeavor), di cui due, Challenger e Columbia, sono andate distrutte in incidenti al decollo e al rientro, dovrá essere dismesso entro il 2010 per far spazio al nuovo programma Constellation.

Al momento, infatti, i fondi necessari per gestire lo Shuttle rendono impossibile lo svilppo della nuova navetta che rappresenterebbe un piccolo “ritorno al passato”: un mix tra le tecnologie dello Shuttle e quelle del precedente programma Apollo. Non interamente riutilizzabile come lo Shuttle, sará composta da un razzo di classe Ares e dalla navetta Orion, in grado di ospitare 6 persone. Nel periodo tra il 2010 e il 2015, data in cui il progetto Constellation dovrebbe essere completato, gli USA dipenderebbero interamente dalla navetta russa Soyuz - che attualmente é l’unico veicolo spaziale in grado di portare astronauti umani in orbita - per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, che loro stessi hanno in gran parte finanziato.

Oltre a prevedere, con estrema lungimiranza, l’esplorazione umana di Marte, nella sua New Space Vision del 2004, George W. Bush aveva approvato un decreto che obbligava la NASA a mantenere la flotta Shuttle attiva almeno fino ad aprile 2009 A questo punto toccherá ad Obama decidere se, gli USA, che dagli anni ‘60 sono stati all’avanguardia dell’esplorazione spaziale, si ritroveranno “appiedati” per almeno 5 anni.

L’ironia é che gli USA hanno sprecato tempo e fondi preziosi (quasi un miliardo di dollari), tra il 1996 e il 2001, nello sciagurato programma X33, una joint venture con Lockheed Martin (la stessa che dagli anni ’80, sviluppa il fallimentare Missile Defense System per creare due nuovi veicoli spaziali riutilizzabili, che avrebbero dovuto sostituire la flotta Shuttle e invece sono stati cancellati dopo anni di fallimenti e preventivi errati.

Ora Obama ha ben altro a cui pensare, con un debito pubblico di oltre 10 triliardi di dollari (in impennata dal 2000), un sistema sanitario inadeguato e la prioritá dichiarata di investire prima di tutto in tecnologie per salvaguardare l’ambiente. All’inizio della sua campagna Obama aveva anche auspicato che l’avvio del programma Constellation venisse posticipato di almeno cinque anni per spostare i fondi verso programmi educativi salvo poi tornare sui suoi passi e dichiarare che “la sua amministrazione supporterá lo sviluppo di questa piattaforma vitale, assicurando che la dipendenza degli USA sulle capacitá aerospaziali di altre nazioni sia limitata al minor tempo possibile”.

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