mercoledì 14 gennaio 2009

UCCIDERANNO OBAMA

E’ poco ma sicuro e mi dispiace assai. Ammetto che non credevo che Obama avrebbe davvero vinto le elezioni pero’ le ha stravinte. E’ vero che da allora e’ gia’ sceso a molti compromessi ma sta di fatto che la sua integrita’ morale e la sua linea politica sono troppo distanti da quelle dei poteri forti americani... i vari Bush, Rockfeller, Rotschild ecc. Per quanto Obama possa scendere a qualche compromesso non potra’ mai arrivare a un livello accettabile per i veri interessi che muovono l’america (e il mondo) da dietro le quinte.

E poi e’ davvero troppo simile a JFK in tutto e per tutto. Arriva in un simile momento storico (guerra business in Vietnam contro il fantasma del comunismo = guerra business in Afghanistan e Iraq contro il fantasma del terrorismo internazionale). E’ il primo presidente nero come Kennedy fu il primo presidente cattolico. E poi ho appena scoperto che la vera ragione per cui fu ucciso Kennedy (vedi il documentario ZEITGEIST) era la sua aperta opposizione al (e la sua denuncia del) controllo esercitato da una ristretta oligarchia di ricchissimi industriali/finanzieri (i vari Rockfeller, Rotschild, Bush ecc.) sulla politica e sull’economia americana. Obama rischia di trovarsi nella stessa situazione.

Ancora prima di prendere le redini del potere esecutivo americano, Obama ha gia’ dimostrato due cose: una e’ che e’ un uomo di un carisma impressionante (e il carisma secondo me va di pari passo con la forza dei propri principi), l’altra, purtroppo, e’ che e’ un ingenuo che crede davvero di poter cambiare le cose e far felici tutti.

Obama crede di poter tagliare le tasse e aumentare la spesa pubblica. E crede anche di poter fermare la guerra continuando a farla. Crede che bastera’ dare il contentino di un incremento dell’attivita’ militare in Afghanistan agli industriali bellici per fargli accettare il ritiro dall’Iraq. Invece loro hanno gia’ gli occhi puntati non solo sull’Iraq ma anche sull’Iran. Il ritiro delle truppo dall’Iraq sara’ probabilmente il punto di rottura e lo uccideranno. Secondo me avverra’ circa 2 anni e mezzo dall’inizio del suo mandato, nel luglio del 2011.

In un certo senso ci spero perche’ vorra’ dire che non ha tradito i propri principi. Credo che dopo aver cercato senza successo di bilanciare gli interessi della gente e quelli delle oligarchie, anche Obama cerchera’ di denunciarli perche’ e’ troppo intelligente e moralmente integro per non capire che quella e’ l’unica cosa giusta da fare. E lo fara’ sapendo di andare incontro alla morte. Speriamo almeno che la sua morte non sia invano e che scateni una serie di reazioni a catena in tutto il mondo - un mondo in cui la gente sara’ gia’ allo stremo (e sempre piu’ incazzata) per il perdurare della crisi strutturale dell’economia capitalista - che non potranno essere soffocate dalla retorica dei putenti e dalle bugie dei mass media.

E forse sara’ finalmente l’inizio di qualcosa di nuovo.

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