lunedì 19 gennaio 2009

CARO BERLUSCA

Ho l'onore di ospitare sul mio blog un contributo da parte di mio zio Ricky:

Caro Berlusca,

Ti vorrei rivolgere un grande augurio, che penso anche la tua stampa si sarà dimenticherà di fare, troppo intenta ad usare le acque del Giordano per irrorare più che per battezzare, nel momento che la tua strategia fra i grandi viene così premiata (e mai riconosciuta).

Sarai con la Merkel e Sarkozy in Israele fra poco o già vi sei arrivato. Il tuo vero talento non è tanto conquistare l’Italia, ci sono riusciti e ci riescono in tanti, dai longobardi alla camorra, né illuminarci con vie di pensiero particolari o scelte politico-vitali da ricordare, quanto saper gestire tutta quella massa di altri esseri che diventa difficile qualificare che decidono, adesso anche assieme a te, dove e quando cadono le bombe e quelle altre robette lì.

Mai nessuno nella storia d’Italia era riuscito ad ottenere un ruolo riconosciuto nelle grandi crisi. Hai diritto di primogenitura sull’affrancamento del tuo amico Putin, che pericolosetto resta sempre, con o senza di te, quindi meglio parlarci e grazie a te lo si può fare. Ti sei lavorato Bush come nessun’altro, hai contribuito a fare degli epigoni del fascismo nostrano i più spasmodici difensori della violenza totale israeliana al mondo (medaglia d’oro per intenderci), adesso li hai obbligati a considerarti non più una comparsa. E con te tutta la nostra gloriosa italia, stalinisto-contadina o fasciomaschilista sborona. La Merkel e Sarkozì ti portano con loro in Israele dopo l’Egitto con Obama in arrivo.

Caro Berlusca a te Nethanaiau ti sente di sicuro: prova a disinnescare la tensione, inventati qualcosa del tipo che si vende bene in TV, come il riconoscimento di Israele iscritto, come nelle tavole, anche nella novella costituzione del novello stato palestinese che non tira razzi. Israele si leva molto ma molto velocemente dai coglioni e ancora più velocemente velocemente si dichiara d’accordo con una bella costituzione del novello stato palestinese che gli dia tutte le garanzie del caso.

Noi Europei e tutti quanti (Putin compreso) mandiamo uomini e soldi e purtroppo anche soldati per ricostruire scuole, case, controllare tunnel, e portare via anche le fionde a tutti da quelle parti fino all’insediamento universalmente accettato del nuovo governo democratico palestinese che esiste fino a che esiste la sua costituzione, più o meno come noi e l’America (ma forse su questo non sei totalmente d’accordo. Toh, cose così.

Ma facci un bel tentativo caro Silvio, che tu queste cose le sai fare. E magari fra cinque anni famo un grande fratello a Gaza e il mondo è certamente più contento e si diverte (immagina tutta la gnocca palestinese). Fra un cucù alla Merkel, un ma a chi cazzo ti sei sposato? a Sarkozì , una bella magnata con Bibi e la Livni, potrai chiaramente spiegare all’alieno nero che, vedrai, sarà d’accordo subito: ne vale la pena.

Provaci caro

zio

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