venerdì 12 dicembre 2008

C'E' PIU' GUSTO A ESSERE ITALIANI!


Adoro vivere in Italia. Quanti spunti mi da questo Paese! Quante ingiustizie sociali legate all'ignoranza, alla corruzione, agli interessi di pochi e, immancabilmente, alla religione.

Solo oggi sul giornale ne sono venute fuori non una, non due, non tre ma ben quattro!

La prima, vabbè non è una novità, sono le riforme della scuola volute dal ministro Gelmini. Non commento neanche se non per dire che ogni commento è inutile. Il problema di base per ogni riforma che si fa in Italia è che se il Paese fosse gestito da gente onesta le riforme ci starebbero anche. Nessuno mette in dubbio che certi atenei spendano troppo o male. Però in Italia non funziona niente e non c'è modo di essere certi che i tagli andrebbero realmente a colpire dove devono invece di essere (come accadrà) tagli generalizzati per sostenere, ad esempio, le spese a supporto degli istituti bancari ladri o gli amici di Berlusconi nella cordata Alitalia. La cosa più assurda è che in Italia non si può neanche essere dalla parte di chi aumenta la spesa pubblica perchè quasi sempre si tratta di soldi dati ad amici o comunque distribuiti in maniera clientelare. Lo stesso vale per le opere pubbliche: quando un Paese è in crisi è giusto spendere per realizzarle ma se i soldi spesi vengono mangiati dalle varie mafie e amministrazioni locali corrotte senza ritegno (vedi ponte sullo stretto) tutto ciò non ha più alcun senso.

Detto questo passerei allo scandalo della scuola Diaz. Oggi, al grido di "Vergogna, vergogna", che si alzava dai presenti in sala, sono praticamente stati assoluti tutti i poliziotti imputati. Non che io sia dalla parte dei No Global. Secondo me non fanno una guerra sensata e organizzata. Però quello che è successo alla Diaz è stata una rappresaglia violenta di poliziotti contro studenti innocenti con il benestare di tutti gli apparati dirigenziali della polizia. Addirittura le televisioni inglesi hanno documentato che i poliziotti hanno portato Molotov dentro alla scuola. Com'è possibile che non ci siano condannati?

Poi il caso di Eluana con i religiosi che si prendono il diritto, non solo di dire agli altri come pregare un Dio che loro di certo non conoscono, ma anche di dire alla gente che soffre davvero come deve vivere e come deve morire. E tutti i quotidiani gli danno corda, con titoli sull'eutanasia. Vergogna, vergogna! Questa volta lo dico io. Il solo fatto di scrivere la parola eutanasia è una vergogna. Il solo fatto di dare a tutti e due i punti di vista la stessa valenza è una vergogna. Io conosco vari rianimatori/anestesiti e mi hanno spiegato come funziona. E' questione di secondi: quando il paziente va in coma irreversibile il medico sceglie in un attimo se lasciarlo spegnersi in pace o se mandarlo in terapia intensiva e tenerlo automaticamente in vita con le macchine per un tempo illimitato, con continue operazioni e trapianti. Negli ospedali sani, con medici che hanno una coscienza, il paziente viene lasciato andare. Negli ospedali gestiti dalla chiesa e da medici religiosi il paziente viene tenuto in vita con le macchine. Perchè? Non perchè la vita è sacra ma perchè il business di tenere in vita una persona con le macchine è ricchissimo! Costa tantissimo allo Stato e quindi ai contribuenti e sono tutti soldi che vanno agli ospedali gestiti o comunque simpatizzanti con le istitutizioni religiose.

Infine veniamo alla notizia più bella, più assurda e per fortuna meno grave (ma neanche tanto perchè è sintomo di una società iper-religiosa e maschilista). Il comune di Milano, quindi l'amministrazione di quella PUTTANA della Moratti, ha osato censurare il manifesto realizzato (ne sono già stati stampati 500 con tutti i permessi del caso) da Telefono Donna per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A parte il fatto che, con tutte le ingiustizie che molte donne in una società arretrata e maschilista come quella italiana devono subire, nessuno dovrebbe permettersi di dire ne ah ne bah a qualsiasi iniziativa promossa dalla donne per le donne, è chiaro che la censura è legata solo ed esclusivamente alla solita ingerenza religiosa nella vita dello stato laico. Secondo me il manifesto, che raffigura una (bellissima) donna crocifissa al letto con la scritta "Chi paga per i peccati degli uomini?", è azzeccatissimo e inoltre molto bello. Tanto più che, da uomo, apprezzo sempre e a prescindere l'opportunità di vedere una bella donna seminuda, sopratutto se è la donna voler farsi vedere, non l'uomo che la obbliga (con soldi o violenza). Naturalmente la metafora con Cristo è perfetta per illustrare il ruolo della vittima (anche se, a dire il vero, non è così ovvio che la donna sia simil-crocifissa al letto e non semplicemente legata). Ovviamente la censura non è legata alla nudità, visto che di manifesti pubblicitari volgari a Milano ce n'è a bizzeffe, ma solo all'utilizzo di un'immagine religiosa per esprimere un messaggio che non va d'accordo con chi comanda: gli uomini (e la Moratti, schiava degli uomini). Ma la religione nella vita dello stato laico non ci deve entrare, se non, appunto, come metafora.

Grazie Italia di esistere. Se non ci fossi bisognerebbe inventarti.

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