venerdì 12 dicembre 2008

I BEASTIE BOYS IN CONCERTO PER IL VOTO


I Beastie Boys sono una delle mie band preferite (insieme ai Rage, ai Red Hot e ai Mano Negra). Essendo cresciuto in America, dalle parti di New York, sono cresciuto con loro. Sono un'icona generazionale per la mia generazione al pari di Eminem perche' sono ragazzi bianchi che rappano e sono rispettati dai piu' grandi rapper neri per la loro originalita'.
So tutta "Paul Revere" a memoria e ho ascoltato centinaia di volte i loro primi tre album perche' cantavano di tutte le cose che allora facevamo per ribellarci a modo nostro. Poi con Sabotage sono maturati cosi' come noi e ora sono giunti alla loro piena maturita' creativa, sempre insieme a quelli della mia eta'. Hanno sempre cambiato il loro modo di fare musica e sono sempre stati un passo avanti a tutti, fin da quando dal punk/hardcore hanno praticamente inventato il rap.
Poi ho scoperto che tutti e tre AdRock, Mike D ed MCA sono ebrei come me e credo che sia anche per quello che alla fine sono in grado di essere fighi, facendo tanta autoironia.
Quindi quando ho scoperto che fanno un tour per spingere quei rincoglioniti degli americani ad andare a votare ho pensato che fosse giusto dedicarvi un articoletto: eccolo qui.

I Beastie Boys in concerto per il voto (a Obama)

Il celebre trio di rapper bianchi, icona della generazione dei trentenni di oggi, ha dato il via a una serie di concerti per spingere la gente ad andare a votare.

In un Paese come l’America, dove vota solo il 50, massimo 60% degli aventi diritto, le elezioni possono essere incerte fino all’ultimo. Anche un personaggio carismatico come Obama, che ha conquistato l’attenzione e la passione del popolo americano rischia alla fine di vedere il suo vantaggio ridotto al minimo dal sistema di elezione non diretto (il presidente non è chi ottiene il voto popolare ma chi vince in più stati, Gore aveva infatti vinto il voto popolare nella sfida contro Bush di 8 anni fa) e dai molti elettori che il giorno del voto, per una ragione o per l’altra, si “dimenticano” di andare a votare.

Per attirare l’attenzione delle generazioni più giovani, quelle che votano meno di tutti (perchè votare e tutto ciò che a che fare con la politica non è considerato “cool”), molte star della musica si sono attivate promuovendo campagne di supporto al voto. L’emittente MTV ha lanciato da diversi anni il programma “Rock The Vote” (www.rockthevote.com), che prevede tutta una serie di iniziative dirette, appunto, alla “MTV generation”, spiegando loro l’importanza di esercitare il proprio diritto fondamentale nella democrazia che rimane la più longeva e la più avanzata del mondo.

I Beastie Boys, una delle più celebri e rispettate band di rapper bianchi, icona della generazione di americani che oggi è trentenne ma idoli anche dei più giovani, è andata oltre, organizzando un vero e proprio tour, il Get Out and Vote Tour (www.getoutandvote08.org), organizzando una serie di concerti negli stati ancora più incerti tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre (ricordando a tutti che l’”Election Day” è il 4 novembre), con date in stati solitamente ignorati dai grandi eventi musicali, quali Nord Carolina, Virginia, Ohio e Minnesota.

Il trio formato da Adam Horovitz (AdRock), Adam Yauch (MCA) e Mike Diamond (Mike D) è ovviamente dalla parte di Obama ma l’obiettivo dichiarato del tour non è di supportare uno o l’altro candidato, solo di convincere i ragazzi ad andare a votare in modo che il prossimo governo sia una vera rappresentazione di tutto l’elettorato americano. Chiaramente, se più persone andranno a votare (soprattutto tra i giovani e le fasce sociali meno abbienti) le chance di Obama aumenteranno enormemente.

"La scorsa elezione ben 70 milioni di elettori americani non hanno votato è ci è sembrato veramente troppo”, ha dichiarato Horovitz. “Tutto è successo molto rapidamente circa un mese fa e durante le ultime settimane, Ci stavamo stressando ppensando a cosa potessimo fare noi e abbiamo pensato: ‘Siamo una band e suoniamo ai concerti. Andiamo a suonare negli stati degli indecisi. Abbiamo pensato che portare più gente a votare non poteva che essere una buona idea”.

L’impegno sociopolitico dei Beastie Boys non si esaurirà con questo tour. La band ha già annunciato che il loro prossimo album, atteso per l’anno prossimo, sarà molto più politicamente coinvolto. Un ulteriore passo avanti nella consapevolezza di questi ragazzi sempre all’avanguardia (sono largamente considerati tra i principali precursori del rap), che negli anni ‘80 e ‘90 cantavano di droga, abusi e sfottò, per poi fare un clamoroso dietrofront nell’album Sabotage (in cui esaltavano il rispetto delle donne) e nel seguente 5 Boroughs (un’inno alla città di New York), raggiungendo ora la piena maturità creativa.

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