venerdì 12 dicembre 2008

VIDEOGIOCHI ITALIANI


Che piaccia o meno, il mondo dei videogiochi, delle simulazioni virtuali, e' il futuro. Il futuro dell'intrattenimento, il futuro dell'apprendimento e il futuro dell'insegnamento. Le tecnologie usate nei videogiochi, dai kit di sviluppo alle console stesse, dai motori grafici alle schede grafiche, sono all'avanguardia del mondo consumer ma anche professionale (dal campo militare al quello medico).

Le potenzialita' di crescita sono impressionanti. Ovunque, dall'america all'asia, nel sud e nel nord europa. Ovunque ma non in italia. In Italia non c'e' quasi nessuno che fa videogame come si deve. Fortunatamente, cosi' come l'italia rappresenta un'eccezione in negativo rispetto al trend mondiale, ci sono due o tre aziende italiane che rappresentano un'eccezione in positivo rispetto al trend nazionale. Queste sono Milestone, che fa giochi di moto di livello mondiale, Artematica, che si diletta in numerosi titoli dall'appeal limitato ma comunque di un buon livello qualitativo. E idoru, che si e' specializzata in titoli di basket e pallavolo per PC, assicurandosi le licenze italiane e il supporto di partner come la Gazzetta e Sky.

La cosa impressionante e la difficolta' di mandare avanti un'azienda che sviluppa videogiochi in Italia. Visto che i nostri governanti non sanno bene cosa sia questa tendenza che coinvolge oltre 300 milioni di possessori di console nel mondo e almeno il quadruplo delle persone che in un modo o nell'altro gioca su PC, e' difficile spiegare (a livello fiscale o per ottenere fondi) cosa significhi fare videogame. Molti pensano che fare videogame sia un gioco. Ma non lo e'. Ci vogliono tanti soldi, tante persone, tanto tempo e tanta abilita'.

Onestamente mi stupisco sempre di quello che gente come il mio amico Paolo Giacomello, fondatore e presidente di Idoru, sono in grado di fare. Dei veri e propri salti mortali. Devono conoscere tutti, essere sempre attivi, stringere accordi a tutti i livelli con ogni azienda che te ne da l'opprtunita', fondare nuove aziende per raccogliere capitali. E nel frattempo gestire un team che deve realizzare un prodotto estremamente complesso con una scadenza precisa e molto breve.

Non so cosa cambiera'. Alcune aziende italiane che operano nel mondo videoludico sono cresciute negli ultimi anni ma sono ben lontane dall'eccellenza di Paesi come UK, Francia, Svezia, e persino Spagna, Russia e tutta l'Europa dell'Est. Paolo adesso ha stretto un accordo per lanciare Planet Basket, videogioco ufficiale del campionato italiano di Basket (giunto al terzo anno), anche online sul sito Fueps.it di RCS. La versione spagnola ha ottenuto un grande successo nella penisola iberica e presto arriveranno nuove versioni europee, anche per console.

Speriamo che sia l'inizio di qualcosa di piu' grande.

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