venerdì 12 dicembre 2008

DEAD SPACE E' UNA FIGATA


Dead Space è così bello e così terrificante che persino il grande maestro dell’horror, Dario Argento, ha accettato di partecipare alla realizzazione del gioco, prestando la sua voce a uno dei personaggi. Anzi, guardando Dead Space ci si chiede cosa mai il film horror abbia in più dei videogiochi di oggi. Un videogmae è una produzione talmente complessa e tecnologiamente avanzata che secondo me ha lasciato il cinema decenni indietro.
Il coinvolgimento del grande regista italiano, comunque, non è casuale, visto che Dead Space si ispira liberamente a tutti i più grandi capolavori dell’horror e della fantascienza, portando il genere dei videoludico dei “survival horror” (reso celebre dalla saga di Resident Evil), nello spazio.
Nei panni dell’ingegnere Isaac Clarke (tributo a Isaac Asimov e Arthur Clarke, i padri della letteratura fantascientifica) bisogna fuggire da un’astronave semidistrutta e invasa da mostri “in stile Alien”, che, cioè, prendono il controllo dei corpi umani rendendoli delle creature terrificanti e assetati di sangue. Per fortuna ci sono le tante spettacolari armi a disposizione, dalla lama laser al cannone a impulsi al lanciafiamme, anche se le munizioni saranno estremamente limitate...
Ok, ci sono tanti videogiochi belli in giro. Di sicuro i giochi dell'orrore, se sono fatti bene (e di videogiochi fatti veramente bene ce ne sono molto pochi), sono particolarmente coinvolgenti ed entusiasmanti. Questo qui è uno spettacolo, dai suoni terrificanti in sottofondo, alle ombre che si muovono nell'oscurità, alle luci che vanno e vengono (o lampeggiano) addirittura al vuoto e all'assenza di gravità.
Il fatto che le munizioni (e le ricariche della salute) siano limitatissime rende tutto più terrificante, tanto più che per distruggere i mostri bisogna smembrarli mirando attentamente a braccia e gambe, mentre colpirli centralmente serve solo a sprecare colpi. Un mostro sbucato da un angolo nascosto può portar via un sacco di munizioni.
L'altra cosa fighissima è il HUD, il sistema di inventario che viene visualizzato come uno schermo proiettato davanti al protagonista, senza dover mai interrompere la partita.
Insomma, è da GTA IV che (a parte il nuovo FIFA 09 da giocare con gli amici) non mi veniva veramente voglia di giocare a un videogame. Ora nn vedo l'ora di tornare a casa a finirlo (anche se non riesco mai a trovare il tempo)

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