venerdì 12 dicembre 2008

ODIO I RICCHI


Per ricchi intendo quelli che sono in grado di vivere senza lavorare, grazie al proprio capitale, e che quindi non lavorano. Così come i manager che guadagano veramente troppo per quello che fanno. I ricchi che lavorano davvero e che guadagnano il giusto non li odio ma sono pochi.

Mi sono lamentato dell'america, dell'italia, di israele, della religione, del capitalismo, dei politici ma in effetti il problema di base, che accomuna i lati negativi di tutte queste cose (e ne è la causa e il risultato), sono i ricchi. I ricchi che non sono mai ricchi abbastanza perchè essere ricchi abbastanza non è possibile: più ne hai, più ne vuoi.

Io odio i ricchi. Odio tutti quelli che hanno più soldi di quelli che gli servono. Il massimo massimo che uno dovrebbe guadagnare è mezzo milione di euro all'anno. E dici poco! però in effetti ci sono dei lavori che richiedono un livello di responsabilità e abilità tali che 500.000 euro possono essere considerati una giusta retribuzione. Ma non di più. Se, come dicono i sostenitori del capitalismo libero, il denaro è l'unico incentivo per spingere i migliori a impegnarsi per far valere le proprie doti, 500.000 dovrebbero essere più che sufficienti.

Se si applicasse questa regola a tutti nel mondo (non solo in Olanda dove l'hanno appena introdotta perchè, come al solito, sono più avanti) si eliminerebbe la povertà. Chiaramente tutti i guadagni extra dovrebbero poter essere gestiti dai vari governi in maniera giusta e onesta (non finire nelle tasche dei politici) ma se la regola è che nessuno può guadagnare più di 500.000 euro anche i politici ne sarebbero soggetti.

Ovviamente questo non è possibile perchè l'unico risultato reale sarebbe che i ricchi nasconderebbero i guadagni superiori ai 500.000 euro ancora più di quanto facciano adesso, creando, chessò, delle associazione benefiche farlocche (come d'altra parte fanno già adesso) oppure faendoli sparire nei vari paradisi fiscali in giro per il Globo (come d'altra parte fanno già adesso). Però è bello poter sognare.

L'odio per i ricchi non dovrebbe essere visto, come si tende a fare, come una forma di invidia. Non è questione di essere invidiosi: i ricchi hanno gli stessi problemi dei poveri. Forse ne hanno qualcuno in meno a livello economico ma di certo ne hanno molti di più a livello psicologico, emotivo o sentimentale. Quello che si dice in America è vero: more money more problems. Ma dovrebbe essere una ragione in più per obbligare i ricchi a non esserlo più.

Religione, governi corrotti e sistemi economici malsani sono solo il risultato del desiderio di chi è ricco di essere ancora più ricco a tutti i costi.

E' anche vero che se non ci fossero i super ricchi l'economia italiana potrebbe risentirne notevolmente, visto che Ferrari, Lamborghini e Griffe varie sono tra le poche industrie nel nostro Paese che continuano a funzionare. Però ci si potrebbe adattare, con un bacino d'utenza meno ricco ma sicuramente molto più vasto. Anzi forse sarebbe addirittura meglio.

Tutti i poveri, e anche i pochi che rimangono a comporre il ceto medio, invece di ammirare i ricchi per la loro ricchezza, dovrebbero sentirsi uniti nel loro odio e rifiuto di un mondo che tollera l'esistenza di ricchezza esagerata e povertà disperata. Invece di accontentarsi delle briciole tutti noi che lavoriamo e guadagnamo poco dovremmo unirci e lottare per dividere l'intera torta.

Ma ovviamente sono solo i discorsi di un pazzo disadattato.

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